La doula osserva e accoglie. La doula fa rete con lǝ professionistǝ. La doula rinforza e rimanda.

Oggi condividiamo la prima puntata della storia di Marina e Vanessa (nomi di fantasia), clienti di @mariacristinacoiro

Rispondo al cellulare, una voce femminile si presenta e dopo pochi secondi scoppia a piangere. Mi dice: ti richiamo. Passano quattro ore, lunghissime. Nel pomeriggio di nuovo una telefonata, è lei, si scusa per prima e mi racconta. Ha una bimba di 15 giorni, allatta e integra con il biberon, ha la sensazione di non capire i bisogni della sua piccola, si sente inadeguata. Mi dice che ha desiderato moltissimo questa figlia e adesso si sente in colpa perché non ce la fa. Prendiamo un appuntamento per conoscerci il giorno successivo, senza impegno: ci prendiamo un caffè.

Dal momento in cui sono entrata in quella casa, ho avuto la sensazione che sarebbe stata una nuova e bellissima storia di accompagnamento. E così è stato. Tre mesi di incontri, prima tre volte a settimana poi solo una volta. Parliamo di tante cose e, mentre pieghiamo i vestiti di Vanessa, mi racconta che uno dei suoi desideri prioritari è l’allattamento: “Vorrei occuparmi io di lei, senza darle il biberon, ma non posso permettermelo. Deve crescere è nata piccina.” La rassicuro e suggerisco: “Possiamo sentire un’ostetrica esperta di allattamento e capire cosa si può fare”. Dopo un paio di settimane Marina toglie l’aggiunta e un giorno mi dice “Cristina ce l’abbiamo fatta!!!”. Le rispondo che è lei ad essere stata bravissima e determinata!