Lettera di una doula ad una madre
“…Volevo lasciarti una riflessione sul pianto. Noi lo viviamo per quello che è per noi da adulti e lo associamo solo a tristezza, bisogno, disagio per colpa di qualcosa o qualcuno. Non è così per il neonato. È la sua unica forma di comunicazione, quindi lo usa per tutto. Tu sei la mamma perfetta per quella creatura e siete in simbiosi emotiva… Lei si sente inadeguata quanto te. Cosa diresti a lei se ti dicesse “mamma scusa, mi sento così inadeguata, non mi so attaccare, tu hai un seno pieno di latte ma io non sono abbastanza brava” potrebbe essere un “amore, non scherzare, stiamo dando il nostro meglio, tu sei adorabile e io avrò tutta la pazienza di farti provare e riprovare”.
Ecco, riserva questi pensieri anche per te. Lei ti direbbe lo stesso…
Tutto quel che per te è fatica nella novità e assestamento, per lei è pianto. Vivere il pianto come un momento strano o difficile da condividere aiuta a non viverlo solo con il bisogno di fermarlo o interromperlo, sei lì con lei, con tutta la dolcezza che hai in quel momento, a volte tanta a volte nessuna…
Stai iniziando a fare la mamma. Stai facendo bene.
Poi certo ascolta consigli, senti cosa ti risuona. Non cercare qualcosa che ti convinca, lascia aperto il cuore e sospendi i tecnicismi per un po’. Siete nella fase del cuore puro ora, arriveranno i tempi per la struttura.
Non ora.
Se ne hai voglia fai tanto pelle a pelle con lei, tempi e pisoli nude nel lettone. Tu e lei o anche lei e il papà se ne hanno voglia. Può essersi arrabbiata della vostra prima separazione, rassicurala, siete insieme ora e vi ritroverete tutte le volte che lei chiama. Entra nella sua innocenza e sentirai pian piano una vibrazione leggera che esiste tra te e lei, in un incontro vuoto di parole, che viaggia tra la pelle. Lasciati scorrere da quello che arriva, sia essa fragilità, pianto o sollievo e voglia. Hai quaranta giorni in cui hai ogni diritto di farti servire e chiedere. Ci hanno abituate a negarci aiuti. Scardinala questa cosa, chiedi, cerca. Non dura tanto questo periodo e imposta tanto del tuo stare dopo.
Ora regalati tutto ciò che puoi.
Ti abbraccio, buone cose e fammi sapere come va, se ne hai voglia.”