La doula durante il travaglio
Il parto è uno dei momenti più delicati, potenti e carichi di significato per una donna che decide di diventare madre. Quali che siano il modo, il luogo e le circostanze in cui questo avviene, il parto è un evento che si imprime nella memoria della madre, del bambino, del padre e dell’intero nucleo familiare. Per questo è importante arrivare al parto preparate e consapevoli, conoscere le diverse opzioni (luogo e modalità) con cui vivere il proprio travaglio e le possibilità che offrono ospedali e centri nascita del proprio territorio.
Cosa può fare la tua doula
Alcune donne preferiscono condurre il viaggio del loro travaglio “in solitaria”, consapevoli che occhi attenti e discreti le osservano e sono pronti ad intervenire in qualsiasi istante ma che sanno essere invisibili e non disturbare il naturale dispiegarsi dell’evento.
Altre donne hanno bisogno di una mano da stringere, un corpo solido da abbracciare, una voce che guidi i vocalizzi o rassicuri, un sostegno che nutra – fisicamente ed emotivamente – il viaggio fornendo un porto sicuro a cui tornare tra le onde delle contrazioni.
È quello che l’Organizzazione Mondiale della Sanità chiama “assistenza continuativa” indicandola come un sostegno fondamentale durante il travaglio, capace di rendere l’evento più sicuro e confortevole per ogni donna.
La doula fa esattamente questo. Vediamo nello specifico:
- in ospedale: spesso le ostetriche, soprattutto nei grandi ospedali, devono seguire più donne contemporaneamente, e questo le costringe a stare con ogni partoriente per poco tempo o solo nei momenti finali del travaglio. Questo significa che le donne si trovano ad affrontare un evento pieno di incognite e completamente nuovo da sole, o insieme al loro partner, spesso spaventato, frustrato dall’impotenza, stanco. La doula si offre di stare tutto il tempo accanto alla madre, affiancando il padre (che in questo modo può vivere l’esperienza più serenamente) o sostituendolo qualora avesse bisogno di riposare qualche ora, o nel caso in cui non se la sentisse di partecipare al parto o fosse assente.
La doula si dedica completamente alla madre offrendole acqua e cibo, un aiuto fisico per muoversi e camminare, una pressione sapiente su schiena e gambe nei momenti più intensi, un abbraccio e una parola amorevole e serena ogni qual volta se ne presenti la necessità. La doula può essere presenza discreta e invisibile o solido sostegno e cura, a seconda del desiderio della madre, che spesso muta durante il corso del travaglio stesso.
La figura dell’ostetrica e del personale ospedaliero non è in nessun modo sostituita da quella della doula, che non ha competenze mediche ma solo relazionali e su queste basa il proprio rapporto con i futuri mamma e papà.
- In casa: una donna che sceglie di partorire in casa ha assunto una o più ostetriche che si occuperanno di seguirla costantemente durante il travaglio, garantendole quindi il sostegno continuativo. La doula in casa è dunque superflua? Assolutamente no! Infatti la doula in casa può fare numerose cose: intrattenere i fratellini e le sorelline più grandi, aiutandoli a partecipare all’evento con dolcezza e nelle modalità scelte precedentemente con i genitori; preparare pasti caldi, caffè e tisane per le ostetriche, il papà o la madre stessa che avesse bisogno di mangiare; stare con la madre nel caso in cui l’ostetrica avesse bisogno di riposare o anche tutte insieme, per un abbraccio, una coccola, per offrire quel senso di familiarità e intimità costruito negli incontri precedenti al parto; aiutare l’ostetrica con le questioni più pratiche (asciugamani, coperte, ecc). Con la doula, incontrata e scelta già durante la gravidanza, la donna e la coppia hanno un rapporto di fiducia e di confidenza, e la sua presenza durante il parto può offrire una sponda emotiva e affettiva che contribuisce a creare un clima favorevole e accogliente.